nonloso

La sensazione è un pò quella di togliersi le mutande sporche e mettersene un paio con la sgommata marrone tra le chiappe. Un disgustoso senso di deja-vu, misto alla nauseante certezza d'esser stati nuovamente presi per il culo, accompagna la risalita di Tremonti, alla vigilia delle primarie, o per i più ottimisti, al tramonto dell'attuale governo, ai vertici del ministero del tesoro.

La domanda che accompagna questo avvicendamento è lecita: ma se lo ritengono il più adatto a sostituire il ministro uscente perchè l'avevano fatto dimettere?

Questa purtroppo, con ogni probabilità, insieme al caso Mattei, alla scomparsa di Emanuela Orlandi e alle motivazioni che hanno portato al sacerdozio don Badget Bozzo, rimarrà una delle tante domande senza risposta.

"E' tutta un'altra cosa" tiene a precisare il direttore di italia 1 prendendo le distanze dalla precedente edizione targata rai. In effetti, a seguire il format che apre il glorioso autunno dei "realitisciò", ci si accorge immediatamente di quale portata siano i cambiamenti epocali di questa nuova serie:
un manipolo di mercenari, sguardi tesi alla ricerca dell'obiettivo, disposti a calpestare la propria dignità pur di recuperare un filo di notorietà, un parterre di "opinionisti" raccattati tra i peggiori provocatori mediatici, arroganti, colmi di sè al punto d'apparire patetici, i famigliari delle "vittime" preoccupati per le sorti dei loro cari (sorti=notorietà), un co-conduttore in campo, l'ex calciapalloni di turno, balzato alla ribalta delle cronache più per questioni di corna e tribunali che per prestazioni sportive, che stenta un italiano da semianalfabeta ma lancia massime in una lingua esotica, il tutto, in fine, condito da una serie di banalità tra le quali non posso proprio non citare: "molti di loro hanno deciso di partecipare per superare le proprie paure...", riferito con aria seria dalla conduttrice.
Di novità ce ne saranno state anche tante... ma a me, personalmente, sono sfuggite.

Buona lobotomia a tutti.